29/08-9/09/2026 – viaggio fotografico in Kirghizistan

WORLD NOMAD GAMES EXPEDITION

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In questo viaggio fotografico esploreremo le montagne del Kirghizistan e prenderemo parte ai World Nomad Games, le Olimpiadi dei Nomadi!

Questa straordinaria manifestazione celebra lo sport, la cultura e lo stile di vita dei popoli nomadi, offrendo un’opportunità davvero unica per assistere a una vasta gamma di discipline e giochi tradizionali. È l’unico evento al mondo dove si possono vedere competizioni come la lotta a cavallo, la caccia con le aquile, il curioso gioco delle bocce con ossa di mucca (ordo) e affascinanti giochi da tavolo antichi e complessi.

Molte di queste attività non solo sono sconosciute alla maggior parte dei visitatori, ma rappresentano anche veri e propri spettacoli di abilità e tradizione. 

Le Olimpiadi dei Nomadi stanno riscuotendo un successo sempre maggiore, attirando partecipanti e spettatori da tutto il mondo nomade, in particolare dai Paesi dell’Asia centrale. Molti arrivano a cavallo, piantano le loro yurte, indossano abiti tradizionali e si immergono in giornate di competizioni, musica, cibo e convivialità. È un’occasione irripetibile per assistere a un affascinante incontro di culture che, attraverso sport e giochi millenari, celebrano le proprie radici comuni — un’esperienza che si può vivere solo qui, in questa parte del mondo e in questo momento speciale.

Per partecipare a questo viaggio, non è necessario essere fotografi professionisti né possedere un’attrezzatura tecnica particolare. Anche il vostro smartphone sarà perfetto, proprio perché non vogliamo avere immagini tecnicamente perfette, ma che raccontino una storia.

itinerario viaggio in kirghizistan

Programma di viaggio

Giorno 1: in viaggio per il Kirghizistan

Partenza con voli a scelta per Istanbul.

Incontro con il gruppo a Istanbul per prendere tutti insieme il volo notturno per Bishkek con arrivo la mattina del giorno successivo.

Giorno 2: introduzione al Kirghizistan

Verremo accolti in aeroporto e conosceremo la nostra guida locale. Dopo una colazione in hotel, check-in e riposo fino all’ora di pranzo.

Pranzo tutti insieme e, nel pomeriggio, partenza alla volta del colorato mercato locale di Osh, dove, grazie alla nostra guida, scopriremo cibi stranissimi e mille altre curiosità culinarie tipiche della cultura kirghiza. L’escursione durerà un’ora e vi permetterà di iniziare già a mettervi alla prova con le vostre doti fotografiche.

Cena in un ristorante locale e pernottamento al Freedom Hotel.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: il mercato è il luogo ideale dove osservare le persone nella loro quotidianità. Sfruttate questa occasione unica per iniziare ad arricchire il vostro portfolio fotografico!

Giorno 3: verso le montagne

Dopo la colazione in hotel, partiremo per Kochkor fermandoci lungo la strada per visitare l’antichissima torre di Burana, risalente all’undicesimo secolo.  

Pranzeremo ospiti di una famiglia locale.

Arrivo a Kochkor nel pomeriggio, tempo libero, cena tipica e pernottamento in guesthouse a conduzione familiare.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: durante la visita alla cooperativa potrete scattare diverse fotografie delle donne al lavoro, mentre trattano il feltro, lo schiacciano ballando a ritmo di musica, disegnano e cuciono le varie parti che compongono le bellissime decorazioni dei tappeti Shiyrdak, donati tradizionalmente come corredo alle spose.  

🚐 Distanza percorsa: circa 250km 

Giorno 4: nel "Paradiso dei Nomadi"

Colazione in hotel e visita alla cooperativa femminile di Altyn Kol, gestita dalle donne di Kochkor, dove si producono i tipici tappeti in feltro (Shiyrdak e Ala Kiiz). Ci verranno mostrate tutte le fasi della lavorazione del feltro e potremo noi stessi aiutare nella creazione di un tappeto tipico.

Partenza per il lago di Song Kul, situato su montagne meravigliose ad un’altitudine di 3030 metri, definito dai locali il “paradiso dei nomadi“. Una miriade di pastori nomadi si stabiliscono in questa zona durante l’estate, dormendo nelle loro yurte e gestendo pascoli infiniti di cavalli e yak.

Soggiorneremo anche noi in un campo di yurte estremamente suggestivo, circondato dai pascoli di cavalli e dalle montagne, senza alcuna fonte di illuminazione se non quella data da un generatore elettrico attivo solo per qualche ora prima di cena.

Cena nella yurta comune, seduti ai tipici tavoli bassi kirghizi.
Dopo cena sarà possibile osservare le stelle indisturbati, grazie all’assoluta mancanza di illuminazione artificiale. 
Pernottamento in yurta.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: per chi vorrà, ci sarà la possibilità di conoscere le famiglie di pastori locali ed effettuare alcune sessioni fotografiche con loro, accompagnati sempre dalla guida che può mediare per noi e da Isabella, che vi fornirà tutte le informazioni necessarie.

🚐 Distanza percorsa: circa 130km – strade di montagna

Giorno 5: un assaggio di vita nomade

Colazione nella yurta comune e giornata libera di relax e passeggiate. Potrete prendervi il vostro tempo per rilassarvi, meditare o passeggiare nel silenzio indisturbato di queste montagne, dove i telefoni non prendono, completamente immersi nella natura e lontani dalla confusione della quotidianità.

Un’altra possibilità di godervi queste montagne da sogno sono le escursioni a cavallo, sempre accompagnate da uno dei pastori locali, o brevi trekking guidati lungo i sentieri della zona. 

Cena e pernottamento in yurta.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: continua il vostro racconto fotografico della vita dei nomadi.

Giorno 6: come si costruisce una yurta?

Colazione nella yurta comune e transfer al lago di Issyk-Kul, il terzo lago salino più grande al mondo.

Lungo la strada, ci fermeremo al villaggio di Kyzyl-Tuu, dove conosceremo una famiglia che, da generazioni, si occupa della costruzione e della vendita di yurte tradizionali. Ci verrà mostrato il processo di costruzione di una yurta e potremo partecipare in prima persona ad alcune fasi. 

La seconda tappa che faremo sarà al villaggio di Bokonbaevo, dove assisteremo ad una dimostrazione di caccia con l’aquila, pratica tipica di queste zone. 

Arriveremo infine al nostro campo di yurte e avremo del tempo libero per rilassarci. Prima di cena faremo una piccola escursione al canyon di Skazka, dal quale potremo osservare un bellissimo e coloratissimo tramonto

Cena nella yurta comune e pernottamento al campo di yurte.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: potrete fotografare il processo di costruzione di una yurta in tutte le sue fasi, dalla lavorazione del legno alla sistemazione delle pelli per tenerla al caldo. 

Un’altra tappa fotografica della giornata sarà la spettacolare caccia con l’aquila, una pratica ancora molto popolare in Kirghizistan e in alcuni dei paesi circostanti, come la Mongolia.

🚐 Distanza percorsa: circa 280km 

Giorno 7: il "rock n' roll" secondo i kirghizi

Colazione nella yurta e partenza in direzione di Karakol.

Ci fermeremo al villaggio di Kyzyl Tuu per assistere alla lavorazione del legno per creare robuste selle da cavallo, essenziali nella vita di tutti i pastori nomadi.

Pranzeremo ospiti di una famiglia Uighur, un piccolo gruppo etnico originario della Cina. 

Dopo pranzo, ripartiremo per il villaggio di Svetlaya Polyana per scoprire un’altra interessantissima pratica artigianale: la produzione del “Komuz“, una piccola chitarra a tre stringhe tipica della musica kirghiza e utilizzata spesso dai nomadi durante i loro lunghi spostamenti. Dopo aver scoperto come viene costruita, potremo assistere ad uno spettacolo musicale davvero particolare: questo strumento è infatti spesso suonato dalle donne utilizzando una tecnica unica nel suo genere. Vedere per credere!

Ultima tappa del viaggio sarà la gola di Jety-Oguz, conosciuta per le sue spettacolari rocce rosse.

Arriveremo infine a Karakol, città multi etnica molto particolare proprio per via delle numerosissime comunità che vi convivono. Potremo visitare una moschea e una stupenda chiesa ortodossa costruita interamente in legno, risalente al XIX secolo. 

Ceneremo presso una famiglia di origine uzbeka e pernotteremo in hotel presso Amir hotel o Green yard hotel (su base disponibilità).

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: il legno è una delle materie prime più diffuse nella zona e, per questa ragione, viene lavorato con diverse tecniche per ottenere oggetti di tutti i tipi. Potremo fotografare la produzione delle selle kirghize a partire proprio dal legno e il processo di costruzione del Komuz, popolarissima chitarra a tre stringhe tipica della musica kirghiza.  

Avremo anche la possibilità di immortalare uno spettacolo musicaledurante il quale alcune donne suoneranno il Kimuz utilizzando una tecnica originalissima. 

🚐Distanza percorsa: circa 150km

🐴 Giorno 8-9: ai World Nomad Games!

Finalmente prenderemo parte ai World Nomad Games, le Olimpiadi dei Nomadi!

Dopo colazione , partiremo verso la sponda nord del lago di Issyk-Kul dove si trova l’arena appositamente adibita per lo svolgimento dei giochi. Abitanti da tutti i paesi limitrofi, dove la cultuta nomade è presente, si riuniranno qui per disputare le gare e per tifare i propri campioni, in uno spettacolo culturale visibile soltanto in questa occasione!

Assisteremo all’emozionante cerimonia di apertura, immergendoci totalmente nello spirito dei giochi. 

In serata, ritorno al Kerven hotel per una buona notte di riposo in vista delle gare del giorno successivo.

Il giorno 8 assisteremo a moltissime competizioni nomadi tradizionali durante tutto l’arco della giornata.

Tra gli stranissimi e spettacolari sport potremo vedere il Cirit, che ha origine in Turchia e prevede che due squadre a cavallo si scaglino lance, l’Er Enish, una forma di lotta a cavallo, ovviamente lo sport nazionale per eccellenza, il Kok-Boru, un impressionante competizione a cavallo e a squadre e gare di caccia con l’aquila.

Potremo assistere anche a danze tradizionali e performance musicali tipiche della cultura nomade dei paesi dell’Asia Centrale, ognuno con i suoi costumi tradizionali e le sue usanze. 

Passeggiando, vedrete spettatori a cavallo, giovani cacciatori kazaki con aquile al braccio, banchetti di cibo regionale e anche qualche cammello. Ovunque andiate, incontrerete nomadi ospitali, lieti di mostrare la loro cultura e di raccontarvi le loro storie

Torneremo in hotel alla sera presso il Kerven hotel, completamente immersi nello spirito delle competizioni e nel mondo affascinante della cultura nomade!

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: avrete la possibilità di realizzare un vero e proprio reportage fotografico sulle olimpiadi dei nomadi. Potrete immortalare gli atleti durante le competizioni e gli spettatori, provenienti da moltissimi paesi dell’Asia Centrale e appartenenti alle numerose etnie del territorio, ciascuno con i propri costumi e le proprie usanze. 

🚐Distanza percorsa: circa 170km

Giorno 10: una cooking class speciale

Dopo colazione, partiremo per il parco naturale di Chon-Kemin

Lungo la strada, visiteremo un sito di petroglifi, pittogrammi incisi su roccia, a Cholpon-Ata. Arriveremo ad una bellissima guesthouse di montagna all’interno del parco naturale di Chon-Kemin, dove potremo prenderci del tempo per rilassarci e goderci il bellissimo panorama. 

Alla sera, avremo la possibilità di cucinare insieme alla proprietaria della guesthouse che ci mostrerà come si prepara il “Boorsok“, una tipologia di pane tipica del Kirghizistan. Gusteremo poi il pane appena cucinato sulla terrazza della guesthouse, guardando le montagne al tramonto. 

Pernottamento presso KEMIN guesthouse.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: potrete scattare bellissime fotografie durante la preparazione del Boorsok, pane tipico fritto con una speciale tecnica, tipico della cucina locale.

🚐 Distanza percorsa: circa 170km

Giorno 11: la capitale e le sue tradizioni

Dopo la colazione, faremo una passeggiata panoramica a Chon Kemin, seguita da un ottimo pranzo in guesthouse. 

Lasceremo infine le montagne per rientrare a Bishkek, la capitale.

Arrivati a Bishkek, faremo una visita guidata della città, per poi cenare in un ristorante locale, dove assisteremo ad uno spettacolo di danze e musica tipici della zona. 

Pernottamento in hotel presso Freedom Hotel o similare.

Pasti inclusi: colazione – pranzo – cena

📸 Workshop fotografico: oltre alla possibilità di immortalare immagini inedite durante il tour a piedi della capitale, sarà possibile scattare bellissime fotografie durante lo spettacolo di danze e musica tipici al quale assisteremo dopo cena. 

🚐 Distanza percorsa: circa 170km

Giorno 12: arrivederci Kirghizistan!

Colazione in hotel, transfer per l’aeroporto e partenza per l’Italia (con scalo a Istanbul). Ci saluteremo all’aeroporto di Istanbul per poi imbarcarci verso i propri aeroporti di riferimento. 

Pasti inclusi: colazione – pasti a bordo

Informazioni utili

Come funzionano i workshop fotografici?

Prima di partire: avrete la possibilità di partecipare ad un incontro webinar con la fotografa per imparare tutte le basi del reportage fotografico.

Durante il viaggio: ogni mattina riceverete le indicazioni per la sessione fotografica della giornata. Riceverete assistenza costante durante la giornata e potrete fare domande chiedendo tutti i consigli utili. Ogni sera potrete rivedere insieme gli scatti effettuati e condividere le impressioni della giornata.

Dopo il viaggio: selezioneremo tutte le foto più belle e realizzeremo per voi un bellissimo catalogo fotografico personalizzato, in modo da poter conservare anche su carta il vostro racconto di viaggio fotografico!

Che tipologia di fotografia impareremo?

Ci occuperemo nello specifico di fotografia di reportage, che si occupa di indagare e documentare vari aspetti della realtà, sostituendo alla parola scritta la sola forza comunicativa delle immagini.  Lo scopo del reportage è infatti quello di raccontare una storia, in questo caso la storia di un popolo e dei luoghi dove vive (reportage etnografico e di viaggio). Nel reportage il fotografo deve essere dunque in grado di raccontare una storia attraverso una sequenza di immagini

I World Nomad Games

I World Nomad Games, le Olimpiadi dei Nomadi, sono nati da un’idea proprio del presidente del Kirghizistan, Almazbek Atambayev, che fu il primo a credere in questa visione. Sostenne fortemente la nascita di un evento che andasse oltre la semplice competizione sportiva, immaginandolo come un ponte tra passato e futuro, capace di far conoscere al mondo le tradizioni nomadi dell’Asia centrale. Fu lui stesso, in prima linea, a guidare la delegazione kirghisa durante le cerimonie di apertura delle prime edizioni, nel 2014 e nel 2016.

I primi tre Giochi si svolsero nella suggestiva località di Cholpon-Ata, sulle rive del lago Issyk-Kul in Kirghizistan (dove andremo anche noi per prendere oarte all’evento). Ma la portata dell’evento crebbe rapidamente, spostandosi in vari paesi tra cui il Kazakistan e la Turchia. Più di 3.000 atleti, provenienti da 102 Paesi, si riuniscono ogni due anni per gareggiare in discipline che un tempo si tramandavano solo oralmente, da padre in figlio.

Oggi, i World Nomad Games non sono solo una competizione, sono un luogo di incontro tra culture, una celebrazione della memoria collettiva di popoli che hanno vissuto per secoli a contatto con la natura, seguendo ritmi antichi e valori profondi. In ogni gara, in ogni danza e in ogni banchetto, si ritrovano le radici comuni di civiltà che, pur divise dai confini moderni, si riconoscono nello spirito libero e fiero del nomadismo.

Le yurte

Trascorreremo 3 notti in yurte fornite di tutti i comfort per poter dormire comodi e al caldo: letti, coperte, stufe per riscaldarle e corrente elettrica (a Song Kul, solo per alcune ore fornita da un generatore elettrico). Si tratta sempre di yurte da 4 o 5 posti, senza la possibilità di sistemazioni in doppia o singola. 
I bagni e le docce sono esterni alle yurte e in comune, ma perfettamente attrezzati di tutti i comfort. 
Per i pasti, mangeremo nella yurta comune seduti ad un tipico tavolo kirghizo, basso e con appositi cuscini per sedere per terra. 

Condizioni delle strade

In Kirghizistan, ad eccezione di alcune zone a bassa quota, le strade sono tendenzialmente non asfaltate. Inoltre, poiché viaggeremo spesso in località di montagna, percorreremo strade sterrate. I pullmini sono forniti di appropriati ammortizzatori e gli autisti sono formati per saper guidare su queste strade, ma se avete problemi di salute particolari tenete in considerazione questo fattore.  

Documenti e informazioni sul paese

Per entrare in Kirghizistan è sufficiente un passaporto italiano con almeno 6 mesi di validità. Non è necessario alcun visto.
La moneta locale è il SOM. Tuttavia, i dollari americani sono ben accetti. Consiglio di dotarsi di dollari in contanti prima di partire oppure di ritirare/cambiare direttamente in loco gli euro con i SOM (da fare il primo giorno di viaggio a Bishkek)
Il fuso orario è di + 4 ore rispetto all’Italia ( +5 ore quando in Italia vige l’ora solare).

Poiché si viaggerà in posti quasi sempre sprovvisti di Wi- fi, per coloro che vorranno utilizzare il cellulare è necessario dotarsi di una SIM kirghiza. Richiederò apposite SIM con Internet illimitato alla nostra guida, in modo di averle già pronte al nostro arrivo
Il costo di una SIM arriva ad un massimo di 10 dollari – vi manderò cifra precisa prima della partenza. Vi chiederò di portare una somma in contanti per poterle pagare poi direttamente in loco.

Importante notare che, specialmente in alta montagna, il telefono spesso non prende. Ci doteremo di appositi walkie talkie in caso sia necessario comunicare a distanza. Consiglio, per chi ha necessità, di avvisare famiglia e amici prima di salire in montagna, poiché potrebbe capitare di non poter comunicare con loro per alcuni giorni (a Song Kul per esempio). 

Tutte le informazioni aggiornate possono essere consultate sul sito della Farnesina Viaggiare Sicuri a questo link: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/KGZ

Vegetariani, vegani, allergie

Per chi avesse particolari necessità, sono disponibili menu diversi da quelli previsti. Tuttavia, è di fondamentale importanza avvisarci in concomitanza con il pagamento del saldo un mese prima della partenza, in modo da darci la possibilità di organizzare in maniera appropriata. 

Cosa portare con te

Nel periodo estivo, nelle città e nei villaggi a bassa quota le temperature sono piuttosto calde e secche, con picchi anche di 40 gradi. Si consiglia un abbigliamento leggero ma comodo, crema solare, occhiali da sole e cappellino per evitare insolazioni.
Salendo in montagna, le temperature cambiano molto. Durante il giorno, avremo temperature miti, senza dimenticare comunque che il sole è molto forte, quindi bisogna sempre proteggersi da scottature e insolazioni e bere molto. Durante la notte, c’è una forte escursione termica. Si consigliano quindi pile, maglie termiche e giacche tecniche da montagna
In generale, è raccomandabile un abbigliamento sportivo, con scarpe adatte a camminare anche in montagna e comode. 

In caso di piogge improvvise in montagna, dotarsi sempre di giacche e vestiti impermeabili.

Oltre ad un abbigliamento adeguato, consiglio di dotarsi di una power bank, per poter ricaricare cellulare e macchina fotografica in caso di bisogno.
Sarà necessario avere anche un pò di soldi in contanti (dollari o SOM – vi darò un’indicazione della cifra) per pagare le SIM, l’ingresso agli Horse Games e le mance per autista e guida a fine viaggio (oltre ad eventuali extra personali).
Borracce e zainetti da trekking sono un’ottima idea.

Per quanto riguarda la strumentazione fotografica, non è necessario avere nulla di tecnico, anche un semplice smartphone è sufficiente. Avremo a disposizione per tutti almeno un cavalletto fotografico e un computer nel caso sia necessario mostrare come editare le foto.
Se desiderate avere più informazioni sulla strumentazione fotografica, potete contattarmi o confrontarvi al webinar che avremo con Isabella circa un mese prima della partenza. 

Con chi viaggerai

Isabella Bradascio

Isabella Bradascio

Giornalista e fotografa

Sono Isabella, co-creatrice del progetto “Viaggi per Creativi“.

Laureata in Lettere – Editoria e Giornalismo, ho poi conseguito un Master in Reportage di Viaggio e in seguito mi sono specializzata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo.

Lavoro come giornalista dal 2009 scrivendo per periodici e testate web e dal 2020 collaboro con la Repubblica, come giornalista per le Guide. Inoltre, mi occupo di comunicazione digitale, marketing e creazione di contenuti per siti web e social media, collaborando con Enti del Turismo internazionali.

Sono docente di Comunicazione e Reportage Fotografico presso ACT – Accademia Creativa Turismo di Roma.

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